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NON FERMIAMO IL CAMBIAMENTO - PROGRAMMA

 


IL PROGRAMMA DE "LA SARDEGNA CHE CAMBIA"


23 gennaio 2009 LE BASI DEL PROGRAMMA

Una Sardegna a testa alta, libera da compromessi, una Sardegna dei diritti e delle responsabilità. Forte, consapevole della propria potenzialità e del proprio ruolo nell'Italia e nell' Europa di oggi.
Dal 2004 al 2008 il governo della Regione ha avviato il processo di cambiamento, ha posto basi solide e decisive per superare concretamente il ritardo di sviluppo.
La tutela dell'ambiente, il riconoscimento dell'identità, le politiche sociali, il diritto alla salute, alla conoscenza, alla mobilità sono i valori portanti del programma, i passi fatti sulla via del cambiamento, in un percorso che deve proseguire.

Autogoverno e riforma della Regione
Una Sardegna capace di autogovernarsi e assumersi responsabilità rivendicando diritti e competenze nei confronti dello Stato, una Regione più chiara, più semplice, più trasparente e meno costosa, al servizio del cittadino.

Identità e cultura
Una terra è il suo paesaggio, la sua cultura, la sua lingua, la sua storia, la sua musica. Lo sviluppo della Sardegna non può che partire dall’identità, mai autoreferenziale e chiusa verso l’esterno ma aperta e dialogante, in grado di fare valere capacità e diversità.

Conoscenza
Un futuro diverso è possibile solo se sappiamo mettere al primo posto il sapere e la conoscenza.
I nostri giovani, qualunque sia la loro condizione, qualunque età abbiano e ovunque risiedano, devono avere l’opportunità di soddisfare il diritto fondamentale a un’istruzione e formazione di qualità aumentando le competenze, facendo esperienza, imparando le lingue e la cultura del lavoro.

Sistemi produttivi e politiche del lavoro
L’obiettivo, oggi, è la competitività. In questi anni si è lavorato per ridurre la disoccupazione e insieme favorire un’occupazione migliore, incentivando gli investimenti in capitale umano attraverso un mercato del lavoro che riconosca e premi meriti e capacità delle persone. È un modello di sviluppo coerente con le vocazioni del territorio: coglie i vantaggi economici del turismo nel rispetto della sostenibilità ambientale e favorisce un sistema agricolo forte, autonomo, competitivo e differenziato, in grado di valorizzare le diversità della Sardegna.

Infrastrutture e reti di servizio
Per costruire una Regione più veloce, sono state investite ingenti risorse nelle infrastrutture interne: strade migliori e più sicure e un sistema di trasporto pubblico locale in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini.
Grazie alla nuova continuità territoriale e all’incremento dei voli low cost i sardi possono viaggiare di più, in tempi brevi e a costi contenuti. Oggi, con l'aumento dei collegamenti nazionali e internazionali, è possibile raggiungere con voli diretti 53 città e 14 nazioni. Il miglioramento deve continuare, in particolare con le linee marittime, a partire dalla sostituzione della Tirrenia con compagnie di minor costo e miglior servizio.

Solidarietà e coesione sociale
Investire sul sistema pubblico di tutela della salute e del benessere di tutti i sardi: con questa scelta abbiamo messo al primo posto i bisogni delle persone, soprattutto dei più deboli, intervenendo nella sanità, nell’assistenza sociale, nella casa, nei trasporti. Nella sanità, pur partendo da una situazione di grave ritardo, gli obiettivi sono stati quelli di riqualificare i servizi e di risanare i conti, contrastando sprechi e inefficienze. Ora il servizio sanitario pubblico è il meno costoso d’Italia per i cittadini e procede velocemente verso un progressivo miglioramento. Dal 1° febbraio 2009 chiamando il numero gratuito 1533 si può prenotare qualunque servizio sanitario sull’intero territorio regionale.


20 gennaio 2009

AGRICOLTURA BASE DELLO SVILUPPO
RISANAMENTO FINANZIARIO E RILANCIO

L’agricoltura e l’allevamento costituiscono le fondamenta  dello sviluppo socio-economico: nel Medio Campidano (la “Provincia Verde”) ancora di più.

La gravissima crisi in cui versano tutte le aziende agricole, zootecniche e agroindustriali può essere superata, così come sta già accadendo in altre parti d’Europa.

Salvare e rilanciare l’agricoltura  è possibile . . . e dobbiamo farlo subito!

Esistono molti strumenti tecnici, finanziari e amministrativi per realizzare rapidamente il piano di risanamento finanziario e di rilancio tecnico-economico delle aziende: utilizzandoli in modo adeguato e sinergico possiamo raggiungere il risultato.  

 I punti principali del piano sono i seguenti:

-        risanamento finanziario delle aziende agricole, zootecniche e agroindustriali attraverso la creazione di una società finanziaria degli agricoltori partecipata dalla SFIRS, che acquisti i  debiti consolidati a breve termine (INPS, Consorzi Bonifica, fornitori, prestiti bancari) e a medio-lungo termine (mutui ipotecari) delle aziende e li rivenda agli stessi debitori con un piano di ammortamento adeguato alle capacità di pagamento;

-        finanziamento dell’adeguamento tecnico e produttivo delle aziende;

-        forti agevolazioni per acquisto di terreni e per il passaggio di proprietà;

-        premio annuale (contributo) per la funzione paesaggistica, identitaria e culturale delle aziende agricole;

-        grande impulso alla produzione di energie da fonti rinnovabili, compresi i biocarburanti esenti da accisa;

-        certificazione dell’origine di tutte le produzioni agricole e zootecniche attraverso l’Agenzia Laore in chiave di salubrità, tipicità e freschezza;

-        incentivazione del consumo di tutti i prodotti sardi presso le famiglie, le mense pubbliche e private, i ristoranti, gli alberghi, i villaggi turistici con agevolazioni fiscali e promozioni;

-        assicurazione dei prezzi  minimi garantiti dei prodotti agricoli con polizze agevolate con l’80% di contributo;

-        decisa spinta allo sviluppo di tutte le forme di filiera corta con vendita diretta alle famiglie, alle mense, alle strutture ristorative e alle collettività;

-        assistenza specialistica pubblica finalizzata alla riduzione dell’impiego di mezzi tecnici e meccanici per il contenimento dei costi di produzione e il miglioramento delle produzioni;

-        forte incentivo al miglioramento del paesaggio rurale per renderlo più gradevole, fruibile, attrattivo, armonico, nel rispetto delle  tradizionali locali;

-        potenziamento e miglioramento delle strutture agrituristiche e delle attività complementari.